Etichettato: smeraldo

Reminiscenza di sogno.

Nera notte e bianca luna

Mi destai ch’era l’una

La sudata fronte m’asciugai

E gli occhi stropicciai.

Alla finestra mi diressi

E nel cielo scuro lessi

L’avvento d’una tempesta

Di sicuro assai molesta.

Ad un tratto di nera pupilla

Occhi gialli come camomilla

Mi fissavano monodirezionali

Dietro soffici bianche ali.

D’una civetta si trattava!

La sua zampa mi mostrava,

Era quella destra,

E beccava alla finestra!

Io le aprii, lesta,

Lei fece una gran festa

E notai che alla zampetta

Una lettera vi era legata stretta.

Lettere color smeraldo

Mi consegnava quel strambo araldo.

Era tutto così strano

Che leggerle mi sembrava vano.

Visto ch’esitavo

E non mi destavo

La civetta morse la mia mano

E intanto vidi l’uragano.

Lessi quella gran mole

Di verdi parole.

La civetta fu contenta

E volò via, attenta.

Nel buio l’osservai

Col pensiero la salutai.

Volava lontano,

Senza paura dell’uragano.

Nera notte e bianca luna

Mi destai ch’era l’una

La sudata fronte m’asciugai

E gli occhi stropicciai.

Di un sogno si trattava,

Ma la mano mi doleva.

Mi rigirai, stanca,

Sul cuscino una piuma bianca.

Si tratta di una citazione anche fin troppo palese 😀

È stata, questa, una delle prime poesie che ho scritto ^^

Buona lettura e buona domenica a tutti voi!

Forse la primavera sta arrivando, finalmente!

Alice.