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Sono viva.
Buonasera a voi tutti.
Al contrario di ciò che si poteva credere, sono viva.
Scrivo la tesi. Seguo i nuovi corsi. Studio per gli esami.
… Ma sono viva.
Per me -già da due mesi- è iniziato un nuovo pezzo di vita. Vivo in una nuova città con nuovi ritmi… E nuove canzoni. Ma senza dimenticare quelle vecchie.
Non dimenticatemi, sono qui.
Volevo dirvi solo questo.
Vi terrò aggiornati quanto presto.
Intanto cercate di indovinare in che posto sono andata a cacciarmi…
Saluti… e buonanotte.
Alice.
STAP!
Listening to: Communication Breakdown – Led Zeppelin
E poi… e poi è successo.
STAP!
Il mio orecchio si è stappato.
Lentamente mi sto svegliando dal torpore.
D’altronde ho dato sei esami in due mesi, il riposo me lo sono anche meritata.
Ma adesso basta.
È ora che io mi svegli, che mi dia una mossa.
A farmi pensare questo è stata una sgradevolissima scoperta.
Il corso di Storia e Critica del Cinema, infatti, è ricominciato ben tre settimane fa. Dico, TRE SETTIMANE FA.
Devo aver dormito troppo.
Alice, sveglia.
Per il resto, ho poco e niente da dire. Sì, sto diventando parecchio noiosa, chiedo venia.
Buonanotte,
Alice.
Maledetto raffreddore.
Listening to: Dude (I totally miss you) – Tenacious D
Fortunatamente ho deciso di non dare l’esame di oggi. Vedo e prevedo. Mi sarei ammazzata per niente. Infatti mi ha colto il raffreddore. Lo stupidissimo raffreddore che mi ha tappato naso e orecchie, mi fa tossire e mi punzecchia la gola. Quel raffreddore. Mi sento come in una bolla. Non sento gli odori, né i sapori. E i rumori sono ovattati. Vabbè.
Però c’è una cosa positiva. Il mio “tentativo-di-romanzo” prende lentamente forma… nella mia testa. Prima o poi mi deciderò a scrivere qualcosa! Magari posto il primo capitolo qui in anteprima, mi piacerebbe sentire i vostri pareri! Devo capire se ciò che ho in mente ha un senso ed è leggibile oppure… no.
E niente. Non ho nient’altro da dire. Ah, già. Ho ripreso in mano Bukowski, finalmente. Sto leggendo Storia di ordinaria follia. L’avete letto? Non lapidatemi, ma… secondo me Bukowski è uno degli scrittori più sopravvalutati della letteratura contemporanea. Sì, ok, ha impatto. Stravolge quella che è la tradizione ed i canoni vigenti nella sua epoca, però… Le sue pagine raccontano sempre la stessa storia. Anzi, quando m’imbatto in suo un racconto in cui non finisce a letto con nessuna quasi mi stupisco. Molte sue affermazioni e trovate mi piacciono anche, ma spesso finisce per essere banale e scontato. Lo decantano tutti, su facebook non fanno altro che circolare sue citazioni, ma chissà se questi “tutti” l’hanno mai letto davvero.
Voi che ne pensate?
Ah, e domani è la festa della donna. Certo che questa ricorrenza lascia l’amaro in bocca. In questi ultimi tempi i “femminicidi” sono terribilmente aumentati. Le storie malate e tormentate sono la principale causa di questa tragedia femminile. Dobbiamo smettere di volerci male e di autolesionarci stando affianco a uomini che ci trattano come stracci. Dobbiamo riconoscere che noi siamo importanti, sempre. La festa della donna dev’essere ogni giorno.
Vado a prendere un nuovo pacco di fazzoletti.
Bonne nuit, adieu.
Alice.
Un anno.
Hey! Sono tornata!
“Bentornata Alice, ci sei mancata!”
Posseggo questo blog da un anno. Ben dal 24 febbraio del 2012. WordPress me l’ha ricordato, che carino.
Questo post mi puzza di inutilità.
Da domani comincio a studiare la tanto odiata Storia Greca. L’esame è il sette. Il sette marzo.
Ieri, invece, ne ho dato un altro. Filologia della Letteratura Italiana.
Insomma, è una dolorosa maratona senza fine.
Ah, rallegratevi: ho passato l’esame di Cinese A1!
E intanto sogno il Giappone.
Vi lascio con questa canzoncina carinissima di un altrettanto carinissimo anime. Con il proposito che il mio prossimo post sia più interessante.
La canzone s’intitola “U & I” (tu e me), dedicata da YUI (colei che la canta) alla sua sorellina UI ❤
L’anime, per chi non lo conoscesse, è K-ON!(けいおん!), uno dei miei preferiti.
さようなら、
アリス。
Il blocco della scrittrice.
Scrivere l’incipit di un romanzo, nonostante si abbia la storia ben precisa (o quasi) in testa, è la cosa più difficile del mondo. Quasi quanto scrivere l’epilogo, direi.
No, ma forse l’incipit è proprio peggio; è davvero antipatico.
Odio quando mi ritrovo davanti un foglio di carta bianco, che non mi parla, che non mi aiuta. È davvero frustrante.
Perché, in fondo, è tutto nella mia testa… Ma lì rimane. E non lo sopporto. Ho il classico blocco dello scrittore. O meglio, della scrittrice. È da un po’ di tempo, ormai, che mi perseguita. E non riesco a disfarmene. Anni fa scrivevo che era una meraviglia… Ma anche perché mi trovavo in una condizione in cui ero costretta ad evadere dalla realtà per sopravvivere. Ora che sono serena, a meno che non vengo colta da ispirazione improvvisa (evento ormai rarissimo, purtroppo), sono priva di idee. Per di più lo studio (che ormai ha preso il sopravvento) non mi lascia un attimo di respiro… Non leggo più per conto mio, non scrivo più, appunto… È un incubo tremendo.
Quando mi ritrovo davanti alla mia agenda, con la penna in mano, ho proprio paura di scrivere. Di scrivere cagate. Sì, perché le cagate sono le uniche cose che mi vengono in mente, ultimamente, al momento di scrivere. Quando, invece, non posso farlo, mi vengono in mente le idee più geniali, le quali, spesso, non mi appaiono più tali una volta che provo a trasporle sulla carta.
Non riesco a sbloccarmi… È così avvilente… Capita (o è capitato) anche a voi?
E, come se non bastasse, dopo non aver studiato altro per ben DUE MESI (limitando le mie uscite al SOLO SABATO), ho fallito un esame (me ne sono andata io: per l’agitazione stavo sparando solo minchiate prive di senso). La seconda parte dell’esame di Filologia (Filologia della Letteratura Sarda). Tre romanzi da leggere, un totale di circa 100 pagine di dispense, gli appunti di un semestre e 20 poesie da analizzare. Ho sputato sangue per niente… Che amarezza.
Ebbene, dopo questo post di lamentele e abbastanza nonsense, saluto voi tutti che mi leggete (pochi ma buoni).
E più rileggo questo post, più mi convinco di essere una pessima scrittrice.
Buonanotte a tutti voi.
Alice.
Da un po’.
Uops, è da un po’ che non pubblico qualcosa! Precisamente da un mese e quattro giorni. Non è per mio volere. Sono attaccata ai libri. Io e i libri siamo diventati un’unica cosa. Sto preparando un esame. Filologia Italiana. Ed è solo la prima parte… Mah.
Poi (spero) incomincerò un corso di Cinese! Sono davvero curiosa… Avrei seguito quello di Giapponese, ma non c’era, così ho ripiegato sul Cinese.
Sono stanca, mi sono svegliata qualche minuto fa. Mi duole un po’ la testa.
Che poi sto scrivendo dal cellulare (e non ho uno smartphone): mi hanno fatto scoprire questo programma fighissimo che ti fa visualizzare internet sul cellulare come se fosse uno smartphone!
Ieri ero a un matrimonio. Ed io, quando vado ad un matrimonio, suono SEMPRE la chitarra elettrica (se c’è una band)! Ovvio che ho suonato AC/DC. E siccome il matrimonio era rock’n’roll (io ero nel tavolo dei Led Zeppelin) hanno apprezzato tutti!
E niente. Finisco qua questo nonsense post.
Buona giornata a tutti. Io, ahimè, studierò.
Alice.
Finta estate.
La mia è una finta estate. Non faccio altro che passare le mie giornate sui libri… Sì, Aristofane era un tipo pieno di umorismo e i Satiri fanno abbastanza ridere… Ma non vedo l’ora di chiudere questo esame. I’m waiting for winter.